Come parla della morte il mondo? Quando ne parla? Evento totalmente derubricato dalla riflessione… È diventato un accadimento della natura: l’uomo è così, occorre farsene una ragione! L’unico sforzo che l’uomo è in grado di mettere in campo è quello di allontanarne o avvicinarne il compimento… Chiaro che in un mondo totalmente secolarizzato Dio non ha più alcuna rilevanza… Ma il cuore dell’uomo non è in pace! La morte è una domanda ineludibile: andate a chiederlo ad una giovane donna che perde il marito… o  una mamma che perde il figlio… Si può dire loro: è questione di natura? Che cosa ci risponderebbero? Suvvia! È ora che ricominciamo a dirci le cose come stanno! Ascoltate il profeta Isaia a che cosa ci esorta oggi: «Una voce dice: “Grida”, e io rispondo: “Che cosa dovrò gridare?”. Ogni uomo è come l’erba e tutta la sua grazia è come un fiore del campo. Secca l’erba, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio dura per sempre». Smettiamo di confidare nell’uomo e ascoltiamo la Parola di Dio che dura in eterno! È una Parola che si fa carne e vince la morte… per sempre! Gridiamo che senza Gesù siamo morti! Che solo in Gesù possiamo vivere! Questo è ciò che attendiamo… Buona giornata