Israele è uscito dalla schiavitù grazie all’intervento di JHWH, con Mosè ha attraversato il deserto e con Giosuè è entrato nella terra promessa: una storia ricca, un tesoro di vita, un bagaglio di esperienze indimenticabili… eppure, alle malie delle prime sirene, ecco l’oblio della memoria! È una costante di tutte le grandi culture, di tutti i popoli e anche di tutte le persone: il rifiuto della paternità e l’affermazione del proprio io! Il fatto è che abbandonata la paternità si va alla ricerca di surrogati. Emblematica è questo richiamo di Giosuè al suo popolo: «Sceglietevi oggi chi servire: se gli dèi che i vostri padri hanno servito oltre il Fiume oppure gli dèi degli Amorrei, nel cui territorio abitate. Quanto a me e alla mia casa, serviremo il Signore». Colpisce l’estrema libertà di queste parole: ognuno può scegliere chi servire! Semplicemente è bene che ognuno sia consapevole che a qualcuno è inevitabile sottomettersi… l’Idilio di una totale autonomia è una vera e propria illusione! Giosuè si propone come testimonianza di un rapporto che ha effettivamente portato Israele alla condizione di liberà che sperimenta… gli basta! Nessuna azione di convincimento! Forse anche noi siamo chiamati a questa testimonianza… la bellezza di una vita redenta si mostra, non si dimostra! Buona giornata