Gesù non ha raccontato bugie ai suoi discepoli: ha promesso il centuplo quaggiù ma insieme a persecuzioni! La vita cristiana non è una una marcia trionfale o una sfilata gloriosa… c’è sempre qualche lotta da sostenere, qualche contrarietà da sopportare, qualche tradimento da digerire… È evidente come nel racconto degli Atti degli Apostoli questa condizione di persecuzione sia effettiva: in modo particolare, Paolo passa la sua vita in mezzo a prove e maltrattamenti! Però, c’è pure da sottolineare che non manca mai l’intervento della Grazia: è vero che si fa esperienza di prova ma Dio si rende sempre presente e apre prospettive di salvezza. C’è un dato che mi colpisce nel racconto di oggi: «D’improvviso venne un terremoto così forte che furono scosse le fondamenta della prigione; subito si aprirono tutte le porte e caddero le catene di tutti». La salvezza che i discepoli sperimentano non è riservata solo a loro ma a tutti coloro che si trovano nella loro stessa condizione! È il bello della mediazione salvifica della Chiesa: nostro compito è quello di testimoniare come l’amore del Signore non è riservato a qualche privilegiato ma ad ogni uomo che soffre e piange nella prova! Che lo sguardo buono che sentiamo su di noi lo possano avvertire tutti coloro che ci vivono accanto… Buona giornata