«Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro». È la frase del Vangelo che più mi colpisce mi spiazza! Non c’è dubbio che qui siamo al punto nevralgico della distinzione tra l’umano e il divino: i nemici per l’uomo sono da combattere! Non ci piove! L’istinto, l’emotività porta a contrastare apertamente chi ci rema contro! Pertanto, la richiesta di Gesù di amare il nemico è oggettivamente sovversiva! È una vera e propria rivoluzione copernicana del cuore! Così agisce Gesù nella sua passione e morte, dispensando perdono e misericordia verso tutti coloro che lo insultavano e lo percuotevano… Se vogliamo essere suoi discepoli ed essere in Lui “figli del Padre”, non possiamo che ricalcarne le orme! Lo ammetto candidamente: faccio una fatica esagerata! Eppure mi affascina enormemente questa esortazione evangelica… intuisco che qui si gioca la qualità e la sostanza della vita nuova! Val la pena calpestare un po’ l’orgoglio e percorrere il sentiero dell’umiltà: non saremo certamente noi a raddrizzare i cuori malati e depravati di chi opera il male… Non fare il male è la prima vittoria importante sul male! La giustizia è solo di Dio: a noi la pazienza del suo disvelarsi nel tempo! Buona giornata