Marta e Maria, sorelle di Lazzaro e amiche di Gesù, diverse l’una dall’altra, capaci di slanci di conversione eccezionali. Parlano di loro sia l’evangelista Luca che l’evangelista Giovanni. Nel brano che leggiamo oggi nella liturgia Marta sembra fare una figuraccia nel suo lamentarsi nei confronti di Maria: Gesù la corregge amabilmente, sollecitando la sua conversione… Potremmo quasi vedere il parallelo di Marta e Maria negli apostoli Pietro e Giovanni: il primo più immediato e il secondo più riflessivo. Non si può dire che uno sia più bravo dell’altro, perché entrambi amano il Signore con tutto il cuore… semplicemente occorre riconoscere alcune priorità che non si possono assolutamente marginalizzare. Nelle parole di Gesù emerge chiaramente che nella dinamica della sequela cristiana il primato va dato all’ascolto! Chi ascolta riconosce una dipendenza… si pone in un atteggiamento di obbedienza… Solo chi ascolta Gesù può adattare il cuore alle sue proposte! Chi non ascolta non farà altro che andare avanti di testa propria! Marta non è cattiva: semplicemente non si da tempo per ascoltare il Signore! Si affanna al suo servizio, alla maniera delle schiave, e si vede sfuggire la sua identità filiale! Maria, al contrario, sta in ascolto… ai piedi di Gesù! Lei ha capito… Buona domenica