Pietro baldanzoso come altre volte nel Vangelo pensa di fare un figurone dicendo: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?» . Ma Gesù alza l’asticella, «non sette volte ma settanta volte sette»…vale a dire sempre!!! Quanto è difficile perdonare. Sperimentiamo tutti la fatica di perdonare un’offesa, un torto subito. Magari riusciamo a strappare la zizzania in superficie ma non riusciamo a estirpare la radice. E Gesù ci chiede invece di perdonare sempre… ma come possiamo fare? Come possiamo essere capaci di perdonare, e perdonare sempre come lui ci chiede? Nella parabola, troviamo due atteggiamenti differenti: quello di Dio – rappresentato dal re – e quello dell’uomo. Nell’atteggiamento di Dio la giustizia è impregnata di misericordia, mentre l’atteggiamento umano si limita alla giustizia. Il perdono cristiano è allora l’amore di chi sa amare l’altro andando oltre alla semplice giustizia, ma usando la misericordia, vale a dire amare come lui ci ha ama…vale dire sempre e nonostante le nostre infedeltà e i nostri peccati. E per vivere un così grande amore ecco che ogni giorno siamo chiamati a chiedere la forza al Padre: “rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori”. Solo sperimentando il perdono e l’amore del Padre anche noi riusciremo a raggiungere il settanta volte sette richiesto da Gesù. Buona giornata… don Michele