Il Vangelo sarà sempre attuale. Non si potrà mai dire che esiste una generazione lo ha vissuto di più e una di meno. Il Vangelo è un annuncio che chiede accoglienza. Ciascun uomo deve dichiararsi nei suoi confronti. Senza una presa di posizione personale non esiste storia di salvezza. Questa verità risulta chiaramente dalle parole che ascoltiamo oggi nella liturgia: c’è un parere  su Gesù delle folle e c’è un parere dei discepoli. C’è un abisso tra l’uno e l’altro… Le folle rimangono in superficie, ripetono un cliché, si attengono ad una forma! Possiamo certamente ritenere un cristianesimo tipico “da folla” quello inaugurato da Costantino e confermato da Teodosio… tutti erano diventati formalmente cristiani, recitavano il credo nelle Chiese, ma l’adesione personale era pressoché inesistente…  Non c’è da imputare a nessuno delle colpe! Ogni tempo e ogni epoca vive secondo leggi e costumi particolari. Forse il nostro tempo, caratterizzato da una galoppante secolarizzazione. è una opportunità per una risposta a Gesù più personale e intima! La risposta delle folle non appassiona più… un cristianesimo di massa è probabilmente definitivamente tramontato! Si tratta di stimolare una risposta da discepoli, da gente che non ripete frasi fatte ma esprime un’adesione autentica e viva! Proviamo a dire a Gesù che cosa pensiamo sia…  Buona giornata