Il Papa non perde occasione per richiamare sulla necessità di non sparlare contro gli altri, di non alimentare chiacchiere inutili, di non giudicare da primi della classe… sono tutti peccati presenti nelle comunità di tutto il mondo, da sempre… capaci di fare tanto di quel male da trasformare la vita un inferno! È facilissimo pensare subito a ciò che si subisce e così giustificare parole e sentenze che escono dalla nostra bocca… Occorre che vigiliamo sulla nostra lingua! Mi piace il versetto del profeta Isaia «Se toglierai di mezzo a te l’oppressione, il puntare il dito e il parlare empio, se aprirai il tuo cuore all’affamato… Ti guiderà sempre il Signore, ti sazierà in terreni aridi»: assicura che il Signore guida il cuore di chi domina il proprio istinto alle malelingue! Ma soprattutto assicura vita buona anche dentro situazioni difficili! La promessa non è una vita nell’abbondanza e nell’esultanza: è una vita dentro “terreni aridi” ma sazia di consolazione! Vorrei essere chiaro: è necessario mordere la lingua non solo quando si sa di dire bugie o cattiverie ma anche quando si dice la verità! La parola che esce dalla bocca di chi è rinato in Cristo è solo per edificare, mai per distruggere... non demordiamo dalla lotta… Buona giornata