Abbiamo letto ieri il primo miracolo di Pietro e di Giovanni: ciò che appare come qualcosa di straordinario è che un uomo storpio dalla nascita si mette in piedi e inizi a camminare. Il vero miracolo, tuttavia, è la sua salvezza: lo storpio risorge ed entra con le sue gambe nel tempio: significa che scopre la sua dignità filiale! Riconoscere Dio Padre è ciò di cui tutti abbiamo bisogno per essere veramente salvi! Che reazione ha la gente? Ovviamente, è tutta esaltata per il potere taumaturgico dei discepoli: la meraviglia è tutta rivolta alla guarigione fisica. Capita la stessa cosa, pari pari, anche oggi: mi accorgo che quando mi capita di risolvere qualche problema pratico le persone mi lodano, mi ringraziano, non sanno più come esprimere la loro riconoscenza… mentre quando battezzo e amministro i sacramenti è come se fosse del tutto indifferente… Ci siamo fermati alla vita biologica! Della serie: l’importante è la salute! No! L’importante è la salvezza! L’importante non è la sopravvivenza! L’importante è la vita eterna! Ci sono ammalati che sono salvi e ci sono sani che sono morti… Impariamo ad occuparci della nostra vita interiore: la gioia non avrà fine! Non ci sarà malattia in grado di spegnerla! Buona giornata