A volte mi incanto nell’ascoltare i racconti di mia madre che mi parla della sua infanzia: otto fratelli, una camera, senza letti, per terra materassi fatti con le foglie secche e il muschio, una lanterna a petrolio, nessun riscaldamento… vita poverissima, essenziale, senza fronzoli, dove ognuno doveva fare la sua parte per garantire il buon andamento della famiglia… a sei anni già si andava a far servizio sotto padrone… Tutto era molto impegnativo, richiedeva sforzi, fatiche privazioni… ma che persone ne sono venute fuori! Uomini e donne forti, capaci di affrontare la vita con piglio ed energia! Poi, penso a questa nostra generazione: uno o due fratelli al massimo, appartamenti super accessoriati, servizi di ogni genere con una semplice digitazione sul cellulare…tutto immediato, facile, semplice! Ma che uomini saranno? Che capacità di soffrire e sopportare avranno? Non credo che l’aver semplificato tutto della vita sia stata una scelta azzeccata! Non si lotta più per niente… O le cose vengono spontanee o le si abbandona con grande facilità! Così la fede… ma Gesù lo aveva ricordato ai suoi discepoli: «Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano». Teniamone conto… Buona giornata