Gesù vive profondamente immerso nella vita ordinaria dell’uomo. Vede e comprende tutte le fatiche e le sfide dell’umanità in balia del peccato e della morte. Prova una intensa commozione per la sofferenza che avvolge il cuore di ogni uomo. Non rimane indifferente ma si presta ad alleviare pene e ansie dell’uomo affaticato e oppresso. Il vangelo di oggi racconta l‘impatto emotivo di Gesù a fronte di un figlio unico di madre vedova, morto, che veniva portato alla tomba: «fu preso da grande compassione». Come l’Antico testamento ci racconta, più volte Dio presta l’orecchio per sentire i lamenti del suo popolo peregrinate nel deserto; così Gesù non riesce ad essere indifferente: intercetta il dolore e si dà da fare per ovviare… Non è difficile leggere pure l’intento teologico: Gesù fa risorgere un figlio di Madre vedovo ma qualcuno si sentirà in dovere di salvare Lui mentre salirà verso il Calvario per la crocifissione? A quanto pare no! È sempre Dio che fa la salvezza e agisce in favore di tutti gli uomini! Noi tentiamo ad arrangiarci e a chiuderci nella nostra torre d’Avorio: occorre abbracciare una guida e da lì fare il percorso verso la vita piena! Guide ce ne sono: proviamoci! Buona gioranata