«L’avidità del denaro infatti è la radice di tutti i mali». Non fa tanti giri di parole San Paolo nella sua lettera a Timoteo: la brama dell’arricchirsi è al centro di tutti i grandi peccati contro il prossimo! Molti fratelli e sorelle, per i soldi, sono disposti a rinunciare persino al saluto  e alla comunione! Inconcepibile se analizzato con la freddezza della mente… ma nella realtà questo è stato più volte dimostrato dallo stato delle cose! Occorre ridarsi le priorità: quando il cuore di impegna in ciò che vale, il denaro non può essere più il criterio delle scelte. Paolo suggerisce a Timoteo queste priorità: «Ma tu, uomo di Dio, evita queste cose; tendi invece alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza. Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e per la quale hai fatto la tua bella professione di fede davanti a molti testimoni».Se una cosa va perseguita non è certo il possedere ma l’amore e la condivisione con le persone! Anche per i preti la gestione delle cose a volte porta a investire troppo la testa in ciò che è sostanzialmente mondano! Continuiamo a convertirci! Buona giornata