Tra i bisogni fondamentali dell’uomo c’è la sazietà. Cosa significa? Significa che in sè l’uomo non è pieno, è, quindi, mancante, ha bisogno di qualcosa, di qualcuno. Importantissimo leggere questo dato: ci porta a riconoscere la nostra dipendenza! È una cosa brutta? Direi proprio di no! Anzi: che bello questo nostro bisogno di ciò che ci sta attorno, ci insegna ad essere grati per tutto ciò che ci viene donato… Che bella l’esperienza del mangiare! Che bella l’esperienza dell’amore! Tutto si connota della dinamica offerta – dono. Sfamarsi non si sposa con l’abbuffarsi… amare non si sposa con il possedere… Entrano in gioco le componenti della condivisione e della comunione. Ebbene: Gesù, sulla categoria della fame, ha costruito gran parte della sua buona notizia. Questo versetto del vangelo di Giovanni che oggi leggiamo nella Liturgia la dice lunga: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!». Sembrerebbe una pretesa fin troppo ambiziosa, eppure, effettivamente, chi mangia di Gesù ha tutto ciò che è necessario ad una vita piena! Non che non si mangi più ma il cibo non è più ciò che da la vita… la vita assume tutt’altra dimensione! Che meraviglia… Buona giornata