Una cosa è leggere un romanzo e una cosa è leggere il Vangelo. Un romanzo, quando è avvincente, coinvolge emotivamente, fa ridere o fa piangere, fa impaurire o rende sereni… tutto questo in quanto spettatori! Un po’ come davanti ad un film: finita la pellicola, si torna a casa, se ne parla magari qualche minuto con gli amici e poi è finita. Il vangelo, diversamente, richiede una partecipazione, un protagonismo, un coinvolgimento personale: non si rimane a guardare ma si è chiamati in causa… è la nostra storia! I personaggi siamo noi, parla proprio di noi! Per questo il vangelo lo si può leggere e rileggere e rimane sempre nuovo… Anche oggi, nel racconto dell’incontro tra Zaccheo e Gesù, non possiamo non immedesimarci in Zaccheo. Come Zaccheo siamo tutti piccoli, incapaci di vedere Gesù! Da soli non abbiamo gli strumenti necessari: Zaccheo ha trovato un sicomoro… Noi? Per alzarci ed avere una corretta visione di Gesù a chi possiamo chiedere, a chi possiamo rivolgerci? Il nostro sicomoro, a mio parere, è la Chiesa! Senza la Chiesa non riusciremo mai a fare un’esperienza reale, vitale, concreta di Gesù! Senza la Chiesa Gesù rimane un solo un bel pensiero, un personaggio del passato… mai il Risorto che cambia la vita! Extra ecclesia nulla salus… Buona giornata