È molto più facile essere idolatri che credere! L’idolo risponde ai nostri bisogni, Dio agisce secondo la sua libertà! L’idolo è costruito dall’uomo per dare risposte alle domande più complesse… Dio sfugge alla definizione e alla catalogazione… Nel racconto degli Atti che ascoltiamo oggi nella liturgia è evidente questa logica: Paolo, compie un miracolo e «La gente, al vedere ciò che Paolo aveva fatto, si mise a gridare, dicendo, in dialetto licaònio: “Gli dèi sono scesi tra di noi in figura umana!”». Credere in Paolo che visibilmente risolve un problema immediato è molto più semplice che credere nel Dio che ti ha creato sano dall’inizio! È più facile idolatrare il medico che ti guarisce da una malattia rispetto che  credere a Dio che ti ha dato la vita! Non si contano le persone che si affidano a santoni, a maghi, a guaritori… che magari si spacciano pure per inviati di Dio… Paolo e Barnaba si strappano le vesti e sgridano coloro che vogliono a tutti i costi elevarli allo stadio divino! Non si dice che la gente si sia ravveduta… molto probabilmente avrà ricercato altre persone che si prestavano al loro bisogno idolatra! Credere in Dio obbliga a scelte di libertà: non è così scontato! Buona giornata