Molti sanno che non amo i discorsi che si leggono in occasione della morte di un proprio caro… ancora meno quando lo fanno degli amici… si dicono cose troppo grandi, spesso ingigantite, al punto da essere poco credibili. Il massimo è quando sento dire: “Non ti dimenticheremo mai!“. Purtroppo non è così: ci si dimentica eccome! Siamo fatti così, ricordiamo in maniera indelebile il male subito ma scordiamo facilmente il bene. Emblematico è il racconto del miracolo che Gesù compie a favore di dieci lebbrosi, dove uno solo ritorna a ringraziarlo: «Non ne sono stati purificati dieci? E gli altri nove dove sono?». La gratitudine è un sentimento che va coltivato fin da piccoli e va esercitato con impegno. Non si è grati per istinto… Provate a pensare quante volte i nostri educatori ci hanno esortato a dire la parola magica “grazie!”: sembrava non ci entrasse proprio nella testa! Tutto ciò che viviamo ogni giorno è pieno di doni: ognuno di noi ha un mondo di persone che rendono vivibile il quotidiano… ci sentiamo in dovere di ringraziare oppure ci basta pagare per sentirsi sdebitati? Di Chi ci dona la vita, poi, non ne parliamo… si nega persino l’esistenza! Buona giornata

 

P.S. Una preghiera per Eugenia passata da questo mondo al Padre