Ritorno molto spesso su questo punto ma lo ritengo un punto nevralgico della rivelazione cristiana: il superamento dell’individualismo a favore della comunione personale. Viviamo in un mondo che perdendo il linguaggio della comunione analizza ogni cosa a partire dal proprio io individuale. La realtà, in sostanza, è quella che ognuno sente. Con questo criteri i principi e i valori oggettivi e assoluto non esistono più… esiste solo ciò che ognuno sente vero, giusto e buono! Gesù ha insegnato che è giusto che la persona venga prima dei principi e delle leggi ma non deve essere motivo sufficiente per agire a prescindere da esse! Il brano di vangelo che oggi leggiamo nella liturgia ci chiarisce che anche il perdono non è e non può essere un affare individuale! Nessuno può perdonarsi da solo… ha sempre bisogno che qualcuno attesti il perdono accordato! È sempre necessario e imprescindibile il pentimento personale ma la fruizione del perdono è assicurata da un uomo che la esercita! Emblematiche queste parole del vangelo: «tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo». Il perdono della comunità fa le veci di quello di Dio! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Siro, Lucia e Mara perché il Signore li accolga nel pace del suo Regno