Nella vita si possono fare tutte le scelte che si vogliono: basta non contravvenire la legge scritta dagli uomini e tutto fila via liscio! Ad un certo punto, però, ogni scelta presenta un conto: c’è sempre una conseguenza ai nostri atti… occorre assumersi coerentemente la responsabilità! Razionalmente, tutto quadra. Ma un conto sono le supposizioni e un conto è la realtà: nel vivo delle situazioni in cui ci si imbatte a fronte di scelte chiaramente contrarie al bene non è così facile districarsi e uscirne senza pagare pegno. Penso a chi ha agito prescindendo totalmente dalla volontà di Dio: al termine dei suoi giorni si troverà a fare un bilancio delle sue scelte e a interrogarsi su un eventuale giudizio… impossibile che non si ponga, almeno nell’intimo qualche domanda! Ci ha pensato anche il Re Antioco, vedendo il suo regno vacillare e la sua salute corrompersi: «Ora mi ricordo dei mali che ho commesso a Gerusalemme, portando via tutti gli arredi d’oro e d’argento… Riconosco che a causa di tali cose mi colpiscono questi mali; ed ecco, muoio nella più profonda tristezza in paese straniero». Per morire contenti – si può! –  è necessario custodire una coscienza retta! Degli atti certamente ci saranno contestati ma guai se il cuore sarà trovato lontano da Dio… Buona giornata