Gesù appare diverse volte agli apostoli dopo la risurrezione. Molti si chiedono di che genere possano essere state queste apparizioni: esperienze spirituali? Fatti concreti? Visioni paranormali? Semplici immaginazioni? Semplicistico arrivare a conclusioni nette e definitive: l’evento della risurrezione interroga profondamente e obbliga a mettersi in gioco! I racconti delle apparizioni mostrano come i discepoli abbiano faticato a comprendere e chiarirsi le idee… hanno dovuto ritornare più volte a picchiare il naso contro l’evidenza… La cosa che ci insegnano è che l’importante è lasciarsi sempre mettere in discussione! Gesù stesso sprona alla ricerca e dice: «Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate». Nessuno deve stare con le mani in mano! Nessuno deve fermarsi ai primi dubbi! Tutti sono invitati a guardare e toccare! Gesù va guardato e toccato! Le spiritualizzazioni della fede cozzano frontalmente con il Vangelo! Troppi pensano che credere sia un atto solo del pensiero o solo del cuore – una idea o una emozione -: credere ha a che fare con le mani, con gli occhi, con i piedi, con le orecchie… con i sensi! Credere ha a che fare con la nostra esistenza materiale! I santi hanno taccato Gesù con mano… e si è visto! Buona giornata