Ogni volta che leggo questo versetto di Isaia mi commuovo: «Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non commuoversi per il figlio delle sue viscere? Anche se costoro si dimenticassero,
io invece non ti dimenticherò mai». Ditemi se non scalda il cuore una dichiarazione d’amore così plateale… Questa mattina con alcuni preti ci si è soffermati a ragionare sul peccato, sulla vita eterna, sul paradiso e sull’inferno, sul giudizio di Dio… La dottrina della Chiesa è molto dettagliata nella definizione dei criteri che danno l’accesso al paradiso e che provocano la condanna all’inferno… Leggendo, però, questa espressione di Isaia sembra decadere tutto l’impianto teologico sull’escatologia: l’amore materno di Dio va oltre ogni fragilità e manchevolezza degli uomini! Il suo intento è solo quello di portare a casa tutti i suoi figli! Lo stesso obiettivo lo si è posto Gesù: «non perdere nessuno di quelli che sono stati a Lui affidati»! Del resto Gesù ribadisce: «In verità, in verità io vi dico: il Figlio da se stesso non può fare nulla, se non ciò che vede fare dal Padre»! Insisto nel sottolineare come questo annuncio dell’amore di Dio è l’unico che rende entusiasmante una risposta positiva alla chiamata alla sequela! Buona giornata