ELEOGIO DELLA LENTEZZA

Giosuè pronuncia queste parole, a nome di Dio, davanti all’assemblea di Sichem: «Vi diedi una terra che non avevate lavorato, abitate in città che non avete costruito e mangiate i frutti di vigne e oliveti che non avete piantato”». Parole sacrosante: Israele non sarebbe nessuno se non avesse ricevuto tutto in dono da Dio! Ci è voluto una vita a diventare nazione… ma giorno per giorno il disegno di Dio si è compiuto! Desidero esprimere queste considerazioni rispetto al versetto appena letto. La prima è che tutto è grazia! Non c’è niente che noi possediamo e che non abbiamo ricevuto! La proprietà privata – certamente un passo avanti nella nostra società – non deve essere un idolo… o è utile o è niente! La seconda considerazione riguarda il tempo: occorre pazienza! La storia d’Israele deve attendere generazioni e generazioni per vedere realizzate le promesse fatte ad Abramo… Occorre abituarsi ai tempi di Dio… “un giorno per me è come mille anni”. Ma una cosa è chiara: Dio è fedele alle sue promesse! Quanto dobbiamo fare nostri questi insegnamenti! L’agitazione non serve a niente… Non è per niente scontato nei nostri ambienti, dove il tutto e subito fa da padrone! Fermarsi è una gioia! Rivestiamoci dell’uomo nuovo! Buona giornata

ASSUNZIONE DI MARIA E DELLA CHIESA

Quando recitiamo i misteri gloriosi del rosario, al quarto mistero contempliamo l’Assunzione di Maria al cielo. Al quinto, invece, la coronazione di Maria regina del cielo e della terra. Sono gli unici misteri che vanno oltre i racconti dei vangeli, raccontano eventi che attengono comunque al mistero di Cristo! Contemplando Maria in cielo affermiamo l’opera potente di Gesù che opera la salvezza del genere umano a partire da Colei che ha detto il primo “sì” della storia! Se il “sì” di Maria ha voluto dire l’entrata nel mondo di Dio significa che tutti i “sì” pronunciati dall’uomo sono via per la redenzione eterna! Il vangelo non racconta l’Assunzione, però, Giovanni, nell’Apocalisse così scrive: «Si aprì il tempio di Dio che è nel cielo e apparve nel tempio l’arca della sua alleanza». L’Arca dell’Alleanza è figura di Maria in quanto porta in sé la presenza di Dio, ma è anche figura della Chiesa in quanto sta davanti al popolo di Dio come via al compimento dell’esodo! In cielo, pertanto, è presente Maria ma anche tutti i battezzati che lungo la storia hanno pronunciato il loro “sì” a Cristo! La Chiesa è l’arca che ha la prua in cielo e la poppa in terra! Anche se ancora in viaggio siamo già in cielo… Buona domenica

DA INDIVIDUI A PERSONE

Ritorno molto spesso su questo punto ma lo ritengo un punto nevralgico della rivelazione cristiana: il superamento dell’individualismo a favore della comunione personale. Viviamo in un mondo che perdendo il linguaggio della comunione analizza ogni cosa a partire dal proprio io individuale. La realtà, in sostanza, è quella che ognuno sente. Con questo criteri i principi e i valori oggettivi e assoluto non esistono più… esiste solo ciò che ognuno sente vero, giusto e buono! Gesù ha insegnato che è giusto che la persona venga prima dei principi e delle leggi ma non deve essere motivo sufficiente per agire a prescindere da esse! Il brano di vangelo che oggi leggiamo nella liturgia ci chiarisce che anche il perdono non è e non può essere un affare individuale! Nessuno può perdonarsi da solo… ha sempre bisogno che qualcuno attesti il perdono accordato! È sempre necessario e imprescindibile il pentimento personale ma la fruizione del perdono è assicurata da un uomo che la esercita! Emblematiche queste parole del vangelo: «tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo». Il perdono della comunità fa le veci di quello di Dio! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Siro, Lucia e Mara perché il Signore li accolga nel pace del suo Regno

SALVI SOLO INSIEME

«Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli», così afferma Gesù. Come si fa a diventare bambini? Uno può e deve diventare adulto ma non può, una volta adulto, tornare bambino! Le logiche di Dio sono sempre contrarie alle nostre… chiedono un cambiamento radicale della rotta… Il bambino è indifeso, ha bisogno di aiuto, sostegno, protezione, guida… L’adulto, al contrario, si reputa autosufficiente, autonomo, indipendente… Faticoso spogliarsi delle proprie immagini e lasciarsi rivestire dalle logiche di Dio! Il bambino si lascia prendere per mano e si lascia condurre! Di questi atteggiamenti dobbiamo farci testimoni… Non possiamo arrivare da soli alla salvezza, abbiamo bisogno di essere accompagnati! Il popolo d’Israele ha fatto questa esperienza in maniera perfetta: Dio non lo ha mai abbandonato ma sempre lo ha guidato attraverso i suoi ministri! Era sempre il profeta l’incaricato a mediare la Parola e renderla accessibile a tutti gli uomini. L’avventura di Mosè è ancora più significativa… perché? Perché lui non è entrato e ha potuto solo vedere Giosuè a concludere l’avventura… Nessuno entra da solo nella terra promessa… o si cresce nella comunione o niente vale davvero qualcosa! Conforme a questa fede voglio vivere… Buona giornata

 

P.S. Una preghiera per Rosina e Adelia che varcano la soglia dell’eternità

MALEDETTA INGRATITUIDINE

Israele ha affrontato diverse vicissitudini: dalla schiavitù alla libertà, dall’abbondanza alla povertà estrema, dal fasto alla deportazione… tutto ha vissuto come storia d’amore tra il popolo e il suo Dio! I  periodi di floridezza coincidevano con la comunione profonda tra Dio e il suo popolo e i periodi di debacle con le esperienze più amare di tradimento… Nella dinamica di una storia d’amore c’erano, quindi, momenti di indifferenza e momenti di amore intenso! Di certo, mai Israele il suo Dio si sono lasciati definitivamente… Un sentimento sanciva sempre la riconciliazione: la gratitudine! Israele non ha mai smesso di ricordare le grandi cose che Dio aveva fatto per lei… «Temi il Signore, tuo Dio, servilo, restagli fedele e giura nel suo nome. Egli è la tua lode, egli è il tuo Dio, che ha fatto per te quelle cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto». Quando viene a mancare la gratitudine tutti i legami si sgretolano… Perché? Perché ognuno si sente artefice di tutto e crede di non dover niente a nessuno! Individui solitari, senza origine e senza principio… In realtà, nessuno può dirsi slegato da tutti in assoluto… una mamma ed un papà tutti ce li hanno! …l’ingratitudine è capace di negare persino l’evidenza… Buona giornata