LA DISCREZIONE DELL’AMORE

«I farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là». Gesù non è un eroe! Non gli interessa per nulla apparire impavido! Di fronte all’odio che gli viene riversato contro prende le distanze e si nasconde! È l’atteggiamento di chi non ricerca una fama personale ma svolge un servizio a nome di un Altro! Lo stesso atteggiamento lo tiene il martire cristiano: non va a cercare a tutti i costi il conflitto, non si intestardisce ad oltranza in una diatriba, non alza l’asticella della tensione per avere popolarità… sceglie piuttosto la via semplice e povera della discrezione, del servizio silenzioso e sotterraneo dell’amore… alimenta una rivoluzione pacifica a partire dalla formazione dei cuori! La forza del Vangelo non sta nell’esplosività di un momento ma nella lenta e costante azione dello Spirito: tant’è che Gesù non è morto da star, con una folla oceanica al seguito… È bene che come cristiani cerchiamo di ricordarci bene questo atteggiamento di Gesù: gli attacchi frontali del mondo non ci devono vedere in prima fila in un dibattito acceso e nervoso contro qualcuno… occorre lasciare libero lo sfogo di chi ci detesta, non rincorrerlo… la perseveranza dell’amore converte di più dell’arroganza delle parole! Buona giornata

DOPO I PRECETTI

«I farisei gli dissero: “Ecco, i tuoi discepoli stanno facendo quello che non è lecito fare di sabato”». C’è in tutti i tempi della storia e in tutte le latitudini del mondo qualcuno che si erge garante della volontà di Dio e delle regole ineccepibili… C’era al tempo di Gesù, c’è al nostro tempo… “Questo si può fare, questo no! Questo si può dire, questo no! Questo si può toccare, questo no!”: tutta una serie di comandi e precetti freddissimi, senza sapore, senza orizzonte… Imparassimo tutti a parlare della bellezza del bene, delle cose positive, delle scelte promettenti… I precetti servono ma solo in seconda battuta, solo quando uno ha capito il senso che sta sotto al precetto stesso! Ho l’impressione, a volte, che chi pontifica sui precetti non possiede una conoscenza adeguata per spiegarne la ragione… così rimane il comando e non il senso: inevitabilmente, prima o poi, tutti fanno i loro calcoli, e abbandonare la strada della salvezza diventa la scorciatoia più facile! Gesù ha detto ai suoi discepoli che non è venuto ad abolire la Legge ed i Profeti, ma a dar loro compimento: significa che non è contro le regole ma le sente a partire dalla loro ragione! Pensiamoci! Buona giornata

 

p.s. Una preghiera per Giuseppe che oggi presentiamo al Signore nel compimento della sua vita terrena

IL VUOTO DEL NOSTRO PREGARE

«Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori quasi dovessimo partorire: era solo vento». Così Isaia descrive l’esperienza deludente della preghiera di Israele… Ha gridato al Signore, consapevole del proprio bisogno, ha compiuto atti di penitenza ma non ha ottenuto nulla! Come capiamo questo sentimento… Quante volte abbiamo fatto pensieri contro il valore della preghiera… quante volte ci ha assalito il dubbio che pregare non serve a nulla… Il rimprovero che il Signore muove a Israele consiste nel fatto che confida troppo in se stesso e non in Lui! Nella preghiera non è importante al nostra interiorità ed esteriorità… la cosa importante – e l’unica necessaria – è l’opera potente di Dio! Si può pregare tranquillamente da atei o da credenti di sé… La preghiera vera è resa! È incondizionato abbandono alla volontà di Dio! Vento sono le nostre parole, i nostri ritimiracolo è la grazia di Dio! … che mai si lascerà misurare! Non potremo mai dire che le nostre preghiere non sono state esaudite, fintanto che non saremo nell’eternità… Fintanto che siamo qui possiamo solo attendere il compimento della volontà di Dio! Che ha i suoi tempi e le sue modalità! Mai dubitare della volontà di Dio di realizzare la nostra felicità! Buona giornata

CRISTO È L’ANIMA DELLA NOSTRA FEDE

«Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». Nessuno! Neanche noi… se noi conosciamo il Padre è solo perché il Figlio ha voluto rivelarcelo! È bene che ci si renda conto che non è possibile esprimere delle idee su Dio se non quelle che la rivelazione del Figlio ci ha offerto! Dire a Dio “Padre” significa partecipare dell’intimità di Gesù… è il suo Spirito che, effuso in noi, ci coinvolge nella sua stessa dinamica filiale! Cioè: se diciamo a Dio “Padre” lo facciamo nello Spirito di Cristo: noi non avremmo alcuna possibilità di immaginarci Dio come nostro padre! Paolo VI giustamente scriveva: “Cristo ci è necessario…”! Assolutamente sì! È l’unica possibilità per dare a Dio un contorno preciso e non una soggettiva interpretazione! Non c’è religione che possa vantare una assolutezza di questo genere! Occorre assolutamente reinvestire energie e risorse per partecipare il più possibile il capitale teologico che il Vangelo ci ha fatto conoscere… c’è ancora troppa approssimazione nella fede dei battezzati… spesso i battezzati sono assimilabili ai credenti di altre religioni! Questo lascia a bocca aperta… Non si tratta di marcare a tutti i costi una differenza ma laddove c’è, però segnalarla è fondamentale. Buona giornata

INTERPELLATI A CAMBIARE VITA

«Guai a te, Corazìn! Guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che ci sono stati in mezzo a voi, già da tempo esse, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite». Sostituiamo pure al nome delle città il nostro nome! Parla di noi Gesù… di noi che abbiamo avuto la grazia spropositata di conoscere il Vangelo! Eppure, nonostante un tale privilegio, non riusciamo a mettere in atto un pensiero e una prassi facilmente assimilabile al pensiero di Cristo…Ma è sempre così: “chi ha il pane non ha i denti e chi ha i denti non ha il pane”… Mi capita spesso di dover constatare più chiusura alla vita di grazia delle persone cresciute all’ombra del campanile rispetto ai tradizionalmente assimilabili ad un pensiero sinistro… C’è poco da fare: la fede è un dono superlativo! Occorre lasciare che condizioni un po’ la vita ordinaria… La fede richiama chiaramente una conversione permanente! La conversione potremmo chiamarla la cartina tornasole della fede… Non si può essere credenti e lavorare per dividere… Tutto è concatenato! Un po’ di penitenza fa bene.. purifica da visioni del mondo distorte… Sentiamoci interpellati a cambiare vita! Buona giornata

 

p.s.Una preghiera per Gianna, Pierluigi e Rosina che oggi consegniamo al Padre per il giudizio

Questa sera la messa delle 20.30 è sospesa